lunedì 14 gennaio 2013

Primo contatto

Dato che ogni persona può essere virtualmente additata come "mostro", non mi vergogno nell'esprimere una piccola riflessione riguardante le origini di un problema sociale decisamente esteso.
Si tratta dell'Istruzione, intesa come insieme di funzioni educative che, all'interno del contesto scolastico, dovrebbero formare un giovane cittadino ad un futuro ricco di interessi e prospettive mirate ad un generale miglioramento dell'essere umano. 
Istruire un bambino di 6 anni comporta il grave compito di incoraggiarne il desiderio di proseguire al meglio la propria vita di studente, preparando già dalla tenera età, la forma futura di un lavoratore consapevole delle proprie capacità (e limiti). Lo studio della matematica esiste per generare interesse in un futuro programmatore di software? Non esattamente. Ogni specifica materia ha il solo ed unico scopo di offrire attraverso l'Istruzione, una forma ben delineata del nostro mondo, condividendo il patrimonio accumulato saggiamente in anni di studio. 
Sostanzialmente, capire le motivazioni che rendono concreto il raggiungimento di un obiettivo, aiuta la conquista di nuove sfide, sia nel piccolo del quotidiano, che nell'immenso protrarsi dell'essere umano.
Ed ora si arriva ad un aspetto davvero interessante, ovvero, il mondo dell'Arte, visto attraverso lo specchio della realtà scolastica.
Tornando al nostro giovane studente di soli 6 anni, il quale è già teoricamente bombardabile da ogni tipo di sottocultura mediatica, ci troviamo alle prese con una semplice "gita scolastica", pianificata con attenzione al contenimento dei costi ed orientata alla scoperta del teatro. 
Infiltrandomi fisicamente al di fuori dell'edificio scolastico da me scelto come campione, ho potuto godere (relativamente) dell'ascolto di tutti i commenti espressi dai vari genitori in attesa di versare una minuscola quota di partecipazione. Ed è proprio in quel momento che ho trovato il piccolo mostro di oggi. Si tratta di un essere bipede, con discrete doti di fumatrice ed una formazione culturale di carattere personale che molti definirebbero "in linea con i tempi". 
Questa madre, in attesa di confermare il versamento di 10 euro a copertura della quota d'oro, si lamentava di quanto la scuola, in pochi mesi, avesse gravato sulle tasche della famiglia, con assicurazioni private di 8 euro e fondi cassa a due cifre. 
Per la figlia, si avvicina sempre più il momento di rinunciare alla gita, anche perchè il teatro è sostanzialmente meno importante del sogno milionario contenuto in un gratta e vinci. Si tratta di un fattore di rischio, come quello legato al fumo. Meglio investire i pochi averi in un brivido legale, piuttosto che in un sogno da "perditempo" come quello di una bambina che già da piccola possa nutrire il desiderio di essere parte integrante del teatro. Non importa se come attrice o come contabile, ma sempre nel progresso di un vero patrimonio che ora soffre a causa di madri come quella da me scelta a campione.
Giunti a questo punto, abbiamo due imputati che si sfidano nella stessa aula : da una parte, il sistema scolastico che non regge al supporto economico dello stato e che deve chiedere contributi per qualsiasi attività maggiormente stimolante rispetto allo standard formativo. Dall'altra, la famiglia che, cresciuta in seno a "drive in" e simili, non ha la capacità di compiere il rischio iniziale di 10 euro, dando già per scontata l'inutilità di ciò che non riesce a comprendere. 
A questo punto, chi ha generato il mostro? E' stato lo show in tv o la mancanza di fondi per gestire attività extra scolastiche?
Lo stato rende lecito ciò che potrebbe formare un pessimo cittadino? 
In questo blog non intendo offrire risposte, ma lasciare aperti alcuni interrogativi che ogni giorno nascono a pochi passi dalle nostre vite.